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 LA
VALLETTA  |
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"La Città Fortezza", "la
Città Umanissima", "La Città costruita
da Gentiluomini per Gentiluomini", Valletta è conosciuta
in molti modi e tutti ricordano il suo glorioso
passato.
E' una città moderna, costruita dai Cavalieri di S.Giovanni; un opera
d'arte del barocco; una città d'arte europea; una città patrimonio
d'arte dell'umanità. Ma questi sono alcuni degli aspetti della poliedrica
città.
Valletta è anche la città capitale di Malta: una città dove
vivere e lavorare, il cuore amministrativo e commerciale dell'arcipelago. Valletta è lo
specchio reale del modo di vivere maltese e in nessun altra parte dell'isola
come qui lo si puo' notare. La città è movimentata durante il giorno
anche se si respira sempre un'atmosfera senza tempo. Tra le strette viuzze si
nascondono alcuni tra i più importanti capolavori artistici europei come
chiese e palazzi. |
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Valletta prende il nome dal
suo fondatore, il Gran Maestro dell'Ordine
di S.Giovanni, Jean Parisot de la Vallette,
ma in realtà la città deve la
propria nascita al suo peggior nemico: il turco
Solimano il Magnifico. Quando i Cavalieri arrivarono
a Malta nel 1530 si stanziarono nel piccolo
villaggio di Birgu (Vittoriosa) che era protetto
da Forte Sant'Angelo. Essi decisero di ampliare
la vecchia torre di vedetta di S.Elmo spostandola
sulla penisola di Sciberras dall'altra parte
del porto, dove le difese erano deboli. L'importanza
strategica del Monte Sciberras diventò evidente
durante il Grande Assedio.
I piani per la costruzione di Valletta erano precedenti all'assedio, ma non si
realizzarono per la mancanza di fondi e di tempo. Dopo l'assedio Papa Pio V e
il re Filippo di Spagna aiutarono i Cavalieri nel portare a termine il progetto
affidandolo all'ingegnere militare italiano di loro fiducia Francesco Laparelli.
La città sorse sull'arida penisola Sciberras che si insinua tra le grandi
insenature di Marsamxett e il Porto Grande. I lavori cominciarono nel 1566 e
terminarono, con gli impressionanti bastioni, i palazzi e le chiese, in soli
15 anni.
Dopo il 16mo secolo Valletta divenne una vera e propria città. La popolazione
dall'arcipelago veniva a Valletta a vivere all'interno dei suoi sicuri bastioni.
Valletta divenne subito importante nella vita dell'Ordine e dell'arcipelago anche
se le Tre Città , dall'altra parte del porto, mantennero una rilevante
importanza economica grazie ai loro cantieri navali. Mdina, l'antica capitale
medievale, perse importanza e rimase solo la sede della nobiltà maltese
discendente dagli aristocratici siciliani e spagnoli.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Valletta fu pesantemente distrutta dai bombardamenti
anche se la maggior parte dei suoi tesori come la Cattedrale di S.Giovanni è rimasta
fortunatamente intatta. Oggi Valletta ha una popolazione minore rispetto a prima
della guerra, ma rimane comunque il centro amministrativo e commerciale del paese.
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La
Cattedrale di
S. Giovanni è la
chiesa più importante
di Malta. Anche
se la visita
sarà di
pochi giorni
non dovrà mancare
una visita a
questa chiesa
durante il soggiorno
nell'arcipelago.
Descritta come
il primo esempio
concreto di barocco
ricalca l'importanza
militare e spirituale
dei Cavalieri.
L'austera facciata ricorda chiaramente le fortificazioni della città che
la ospita. I suoi interni invece sono riccamente decorati a dimostrazione del
gusto artistico e culturale dei Cavalieri.
La Cattedrale testimonia il talento dell'architetto militare maltese Gerolamo
Cassar e dell'artista calabrese (anch'egli Cavaliere) Mattia Preti. Preti disegnò le
intricate mura e dipinse i soffitti e i lati degli altari con scene della vita
di S.Giovanni. L'oratorio della Cattedrale conserva una delle maggiori opere
d'arte del Caravaggio: "La decollazione di S.Giovanni Battista".
La Cattedrale è molto importante per i Cavalieri anche per un altro aspetto,
infatti il pavimento custodisce le tombe dei figli delle più importanti
famiglie nobili europee diventati Cavalieri. Sulle lapidi in marmo sono iscritte
la vita e le opere dei valorosi servitori dell'ordine.
Sir Walter Scott a Malta nel 1831 dichiarò che la Cattedrale era il luogo
più bello che avesse mai visitato; è sicuramente una costruzione
spettacolare e il posto ideale per il riposo eterno del fondatore di Valletta:
il Gran Maestro Jean Parisot de la Vallette.
La sua tomba è custodita nella cripta sotto l'altare principale in un
luogo tranquillo lontano dal brusio del traffico cittadino.
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Gli
Upper Baracca Gardens
sono situati vicino
a Castille Place.
Da questi giardini
si può ammirare
un'incredibile vista
del porto naturale
più profondo
e largo (Porto Grande)
e delle Tre Città.
I Giardini Upper
Baracca erano originariamente
i giardini privati
dei Cavalieri italiani
che avevano lì vicino
la loro residenza.
Sotto i giardini
oggi troviamo una
piccola terrazza
dove una volta esisteva
un luogo che ospitava
una batteria di artiglieria.
Le statue ed i busti
nel giardino raffigurano
diverse personalità della
storia maltese tra
cui Lord Strickland,
primo ministro di
Malta e il monumento
funerario del governatore
Sir Thomas Maitland
morto nel 1816. Per
oltre due secoli
i giardini furono
un popolare luogo
d'incontro.
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Le
Tre Città offrono
un intrigante punto
di vista di Malta
e della sua storia.
Fuori dalle principali
rotte turistiche,
le Tre Città possono
dare un autentico
esempio di vita vissuta
e un assaggio delle
fortune marittime
di Malta.
Le Tre Città racchiudono gran parte della storia maltese. Vittoriosa,
Senglea e Cospicua, affacciate sul Porto Grande, sono state il rifugio di tutti
i popoli passati di qua.
Il porto naturale è stato usato sin dagli antichi Fenici e le zone adiacenti
furono teatro di fiorenti commerci. Questa zona diventò la prima casa
dei Cavalieri di San Giovanni e i palazzi, le chiese, i forti e i bastioni, sono
molto più antichi di quelli di Valletta.
Le comunità locali celebrano le festività religiose in modo più sentito
rispetto ad altre parti dell'isola. La più spettacolare è sicuramente
la processione di Pasqua, quando la statua del Cristo risorto viene portata per
le strade affollate. Un altro evento importante è il Birgu Festival in
ottobre che ripropone in costumi d'epoca l'arrivo dei Cavalieri a Malta nel 1530.
Anche se i Cavalieri ribattezzarono queste Tre Città con nomi che ricordassero
la vittoria sugli Ottomani, i locali continuano a chiamare le Città con
i vecchi nomi di: Birgu, L'Isla e Bormla. L'intera area è ora conosciuta
con il nome di Cottonera dal nome del Gran Maestro Cotoner che ne costruì le
difese.
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Ospitato
in una delle antiche
residenze dei Cavalieri
di San Giovanni (l'Auberge
de Provence) il Museo
espone una collezione
dei ritrovamenti più importanti
e pregiati fatti nei
numerosi siti preistorici
dell'arcipelago. In
ordine cronologico
si possono trovare
esempi di vasellame,
sculture, statuette,
pietre intagliate e
ornamenti personali
di quel lontano periodo.
Pezzi unici di tipiche
tombe puniche e romane
sono esposti insieme
a due pregiate opere:
la Venere Maltese e
la Dea Dormiente, quest'ultima
un piccolo capolavoro
artigianale dell'epoca
preistorica, ritrovata
nel misterioso Ipogeo.
All'interno del museo
troverete ricostruzioni
storiche ed interpretazioni
dei templi megalitici,
dei loro costruttori
e di quel particolare
periodo oltre che parte
dei ritrovamenti fatti
all'Ipogeo. L'Auberge
de Provence vale da
solo una visita per
la sua imponente architettura
esterna e per le sue
decorazioni interne.
Questo edificio fu
progettato nel 1574
dall'architetto maltese
Girolamo Cassar, colui
che fu artefice della
maggior parte degli
edifici pubblici a
Valletta compresa la
Co-Cattedrale di San
Giovanni. Per via di
una restaurazione del
palazzo tuttora in
corso solo la parte
dedicata alla preistoria è aperta
al pubblico. All'interno
dell'edificio si tengono
anche mostre ed esibizioni
di artisti contemporanei
che stanno lavorando
a Malta
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